lunedì 25 agosto 2008

premessa


Si dice che ognuno è artefice del proprio destino, ma questo è sempre vero?
Se pensiamo a quando siamo nati, tutti, nessuno escluso, ricorderanno di essere stati catapultati da un luogo di pace assoluta, dove il nostro massimo dispendio di energie era quello di fluttuare nel liquido amniotico, a un luogo di caos totale, specialmente se eri il primo figlio, dove tutti non sapevano cosa fare e ciò a cui tendevano era far tornare l'equilibrio preesistente.
Questo ci ha condizionato.
Il padre e la madre di turno ci hanno cresciuto e educato secondo le loro idee, le loro usanze e le loro credenze o superstizioni, come dir si voglia.
E il fatto che noi crescessimo a loro immagine o meno, faceva di noi dei bravi o cattivi bambini, questo perché solo ciò che si conosce è buono.
Partirò da questo concetto per svelarmi la mia vita, non posso avere la pretesa che sia una di quelle da film, ma ha il suo perché e forse merita di essere raccontata.


N.B: tutte le foto sono di KOVRE.

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